Non c’è amore più grande

Oggi si tende a dire che non ci sono più gli ideali di una volta, che non si riesce più a dare il giusto valore alla vita, che l’amore vero non esiste.
Come sempre si generalizza …
… poi ti capita di ripensare ad  Antonella ad un mese dalla sua morte e ti rendi conto che le cose che si dicono, molte volte, sono solo congetture.
Antonella ha saputo amare, il suo è stato un Amore con la A maiuscola, un amore che, per il bene dell’altro,  è andato anche contro ogni logica umana,  un amore che oso paragonare a quello di Dio: "Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici", scriveva Giovanni nel suo Vangelo,  parlando del grande amore di Gesù per noi.(Gv 15,13). Antonella ha saputo apprezzare la vita,  facendo una scelta coraggiosa che, oggi,  ci fa capire quanto  la santità sia alla portata di tutti. Ha vissuto il suo dolore alla luce di Dio e anche quando la malattia la stava consumando, ha sopportato tutto con grande serenità, continuando ad essere una mamma sempre presente, che, mentre coscientemente, vive gli ultimi giorni della sua vita,  pensa ai doni natalizi per i suoi bambini, una moglie che si rivolge sempre dolcemente al marito che l’ama tantissimo e gli chiede di preparare l’albero di Natale accanto al suo letto e di far nascere Gesù Bambino qualche giorno prima,  una figlia che evita di lamentarsi,  sapendo quanto le sue condizioni di salute preoccupano i suoi genitori. Ricordo il suo sorriso l’ultima volta che l’ho vista, nel giorno di Cristo Re,  un paio di settimane prima della sua morte. Si era entusiasmata nel vedere il dono che le avevamo portato Rossella ed io,  rispettivamente un angioletto ed  un crocifisso sul quale era scritto il Padre nostro. Disse che le piacevano gli angeli e forse non si rendeva conto che lei stessa era già un angelo, un angelo che sicuramente ora ha raggiunto il Padre nostro nei cieli.

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